giovedì 2 luglio 2009

Disincentivi per studiare all'estero

Ogni volta che accendevo la tv e vedevo la pubblicità di questa iniziativa mi chiedevo cosa potessi realmente fare.. ora, dopo che il sistema scolastico mi ha nuovamente lasciata di stucco mi sento chiamata in causa.
La vicenda non ha interessato me personalmente ma il mio caro fratellino..quest'anno è stato molto fortunato,gli è stata offerta la possibilità di trascorrere il passato anno scolastico all'estero, opportunità che ha colto al volo.. ha trascorso la bellezza di 10 mesi negli USA, dove peraltro è stato accolto da una famiglia fantastica e dove si è fatto molti nuovi amici.
Tornato in Italia, invece, è caduto in un incubo: convocato a scuola per stabilire le materie da "recuperare" a inizio settembre, è stato trattato come un vero e proprio lavativo.. alcuni professori si sono limitati a presentare il programma dell'intero anno scolastico da studiare, altri hanno cominciato a tirare fuori storie assurde sul fatto che l'anno precedente fosse stato "salvato" dalla bocciatura e che per questo dovesse ripagare loro quest'anno..
Fatto sta che mio fratello si ritrova con quasi tutte, se non tutte,le materie da presentare a settembre; questo significa dover studiare in 2 mesi gli argomenti che i suoi compagni hanno svolto in un anno.. Non mi sembra molto corretto..
Questo dovrebbe essere un incentivo per i ragazzi che in futuro potrebbero avere la stessa opportunità di mio fratello??
A me pare proprio di no.

Storia inviata da Francesca, 21 anni di Parma

3 commenti:

  1. Cara Francesca

    la tua storia è davvero emblematica degli ostacoli della formazione all'estero. La proposta che è stata più votata riguarda la vita degli studenti universitari, ma il problema si pone lo stesso. cercheremo per quanto possibile di inserire nella proposta finale anche qualche idea - come quella contenuta nel progetto elaborato dall'Università di Cagliari - in materia di formazione all'estero durante la scuola superiore.

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  2. concordo!
    non sarebbe male una fusione tra le due proposte.

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  3. Cara Francesca,
    mia filglia partirà trapochi giorni per un anno negli Usa. Ho chiesto come si dovràcomportare al ritorno, considerando che arriverà a maggio e frequenta il liceo classico.Fermo restando che dovrà studiare greco e latino per poter essre in pari a settembre,esite una normativa che regola questi studenti e la scuola NON PUO' ASSOLUTAMENTE
    subordinare il rientro ad un esame di recupero.L'anno DEVE essere riconosciuto dalla scuola italiana con la media scolastica attribuita negli Usa e visto che il "debito" non può essre retroattivo non possno imporre l'esame. Se poi durante il prossimo anno riscnterranno lacune se ne parlerà.Spero di esserti stata d'aiuto.
    Laura Rava
    Sanremo

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