martedì 26 maggio 2009

Il 12 giugno arrivano le tre proposte di legge!

Questa volta il post del giorno lo scriviamo noi perchè abbiamo una cosa importantissima da farvi sapere: sono finalmente in arrivo le tre proposte di legge!

Dal 12 giugno potrete infatti votare quale delle tre proposte di legge volete portare in parlamento. Dove potete farlo? Sempre sul sito di MTV.

In attesa di esprimere la vostra preferenza cliccate qui per vedere il promo del nuovo video di Tocca a Noi. Riconoscete i big che questa volta hanno dato il loro supporto all'iniziativa? Sì, sono proprio loro: J Ax, Marracash, Le Vibrazioni e Giusy Ferreri!


Stay on line, manca pochissimo e solo Voi potete cambiare le cose!

mercoledì 20 maggio 2009

La storia di Silvia

Ciao raga...mi kiamo silvia..ho 16 anni e vivo in un piccolo paesino di mantova..... sn una studentessa dell'istituto d'arte di guidizzolo... il mo problema sn alcuni professori ke sn pagati e ke nn fanno fare nulla ai ragazzi....loro vanno fuori a fumare e a bersi il caffè mentre noi in classe nn andiamo avanti cn il programma.....è una cosa ke nn sopporto xke pur essendo stata bocciate un anno mi importa molto dell'istruzione......beh giudicate voi.....e poi un'altre cosa....la scuola cade a pezzi: - ci sono crepe nei muri nella parte nuova _tubature rotte... - pavimente rotti...insommma nn è sicura...

Storia inviata da Silvia, 16 anni di Mantova

martedì 19 maggio 2009

La storia di un'insegnante

Sono un'insegnante precaria di scuola media. Sto guardando con rabbia alla lenta distruzione della scuola pubblica. La sensazione è che della scuola non frega a nessuno! In Francia si scende in piazza, in Italia questa terribile riforma passa inosservata nell'apatia più totale, sentimento sempre più appartenente agli italiani. I giornalisti non solo non pongono al ministro questioni importanti come il motivo per cui non si taglia nella scuola privata, ma solo in quella pubblica, o il motivo della riduzione di ore di italiano nella scuola dell'obbligo quando dai test OCSE PISA i ragazzi italiani risultano agli ultimi posti nella prova di abilità linguistica. Ma mettono persino in cattiva luce i corsi SSIS, cioè i corsi di specializzazione per fare l'insegnante. Sono un'insegnante abilitata grazie a questi e vorrei testimoniare la mia esperienza che è stata positiva sotto molti punti di vista. Innanzitutto si è formato un gruppo di lavoro che è di fondamentale importanza per scambiarsi idee, confrontarsi, confortarsi, supportarsi, riflettere sui bisogni dei ragazzi. Si è mantenuto il rapporto con il supervisore, docente di esperienza che segue tutto il tirocinio, grazie al quale si hanno continui confronti, conferme e idee di metodologia didattica.
Sono consapevole che la SSIS ha delle criticità ed è riformabile, magari aumentando il numero di ore di tirocinio e di laboratorio e diminuendo le lezioni di didattica teorica, ma senza di essa avrei corso il rischio di riproporre la stessa metodologia didattica ricevuta come studente e non avrei avuto l'opportunità di essere “formata” alla professione in modo da focalizzare la mia attenzione sui ragazzi di oggi. Gli unici che danno un po' di speranza sono i ragazzi giovani. Così noi "giovani" insegnanti molto motivati abbiamo deciso di non mollare! AIUTATECI A NON DISTRUGGERE LA SCUOLA PUBBLICA, MA A RINNOVARLA SUL SERIO!

Storia inviata da Rachele, 37 anni di Forlì

venerdì 15 maggio 2009

Il lavoro dei professori

Salve a tutti, sono una ragazza del liceo scientifico di Tricase. Quest'anno la scuola non sta andando molto bene.. In tutta Italia si lamentano della disoccupazione ma in realtà il governo non fa lavorare chi ha lo spirito e la voglia ma dà posto alle persone nullafacenti come i nostri prof attuali che non se ne fregano niente di noi: fanno una marea di assenze,quando ritornano pretendono che andiamo avanti col programma da soli , pur senza capire niente e ,quando ci interrogano ,la valutazione è puramente soggettiva e i prof la basano sul voto dell'unico compito andato male!!
Ma come facciamo a recuperare se andiamo avanti cosi?!?!?!?! Siamo stanchi!!!
Noi i prof li rispettiamo ma vorremmo almeno che ciò sia ricambiato!! Chiediamo solo prof degni di essere chiamati tali e con voglia di lavorare!!! Prof seri!!!

Storia inviata da Aloisia, 15 anni di Tiggiano

mercoledì 13 maggio 2009

Stop alla ricerca

Salve a tutti. Sono Oriana e vivo a Palermo, città splendida e ricca di edifici e mercati storici... faccio il 3° liceo allo Scientifico (per la precisione faccio lo speimentale scientifico ovvero più ore di matematica, fisica, biologia e studio informatica!!) e un giorno mi piacerebbe iscrivermi in qualche Università di indirizzo scientifico tipo Fisica.
Perchè scrivo? Semplice! Vi ricordate di Maria Stella Gelmini, la signora (se così la si può definire) che ha fatto la nuova riforma?? Bene.... La nuova riforma dice espressamente che si sarebbero effettuati dei tagli e che quindi molti laboratori sarebbero stati chiusi.... COME SE GIA' DI LABORATORI CE NE FOSSERO A BIZZEFFE!!!!!!!!!!! Ma come si fa a chiudere i laboratori se è proprio da lì che si opera per una modernizzazione del Sistema!! E la Ricerca?! La buttiamo in fondo al cesso?! Certo!! Del resto l'importante è che l'Italia rimanga uno dei Paesi più ignorante dell'Europa!!! Che schifo!!! Io, che mi sono rotta la schiena a srudiare materie scentifiche mi ritrovero senza un lavoro ... Del resto rimangono sempre un secchio dell'acqua, il giusto dosaggio di sapone e ... delle scale!

Storia inviata da Oriana, 16 anni di Palermo

lunedì 11 maggio 2009

Passioni, prospettive e futuro incerto

Sono una studentessa di Palermo, fequento il quarto anno di liceo scientifico...e non ho prospettive!...qui al Sud la disoccupazione giovanile è preoccupante... sono rare le proposte di lavoro...e anche quelle arrivano solo grazie a raccomandazioni e MAI per le proprie capacità!...io vorrei fare qualcosa che mi appasioni, che non mi faccia pesare le ore di lavoro...vorrei, fra dieci anni, poter dire:"fatico tanto ma sono soddisfatta!"...so cosa mi piace e proprio per questo mi sento impotente, avvilita e scoraggiata... Perchè so già che mi aspetta un futuro incerto...il campo artistico è la mia passione da quando ho imparato a tenere in mano una penna...ma che prospettive ho qui? Io amo la mia terra e mi piange il cuore al pensiero che per fare ciò che amo debba abbandonare famiglia, amici, tutto...per andare al Nord o all'Estero...
Vorrei avere la certezza che se lavorerò duro diverrò qualcuno... e non se sono FIGLIO di qualcuno ma perchè ho le capacità appropriate... Vorrei non aver paura di farmi un famiglia mia con il pensiero che poi non potrò mantenerla... Vorrei non essere costretta a lasciare ciò che già ho per cercare qualcosa che qui non mi viene offerta...un'opportunità.
Vorrei che la classe politica faccia il suo lavoro...che ci rappresenti...che difendi i NOSTRI diritti...e non quelli del ricco imprenditore che ne è a capo...
Vorrei infine che l'Italia si risvegli da questo stato di torpore che da troppo tempo l'avvolge...che non si accontenti di ciò che le viene offerto come 'contentino' ma che lotti per quello che le è dovuto...un'Italia più dinamica e attiva...che sfrutti appieno le sue grandi potenzialità...

Storia inviata da Giulia, 17 anni di Monreale

giovedì 7 maggio 2009

La storia di Alberto

La scuola per me.... un disastro, iniziamo...
scuola materna, non volevo stare in quel luogo, troppi bambini, pochi giocattoli; una scena del mio passato ritorna prepotente nella mia mente, la maestra svuota un cartone pieno di colori, bambini più grandi di me che prendono più colori possibili, io fermo che aspetto volevo solo un colore, un colore a matita viola, ma quel giorno i colori rimasti erano i più brutti, i colori che i bambini non volevano, il marrone e il nero, avevo solo tre anni, ma quel giorno capii che la vita è una giungla dove è padrona la legge del più forte, una bella lezione..... Certe volte ci portavano in una sala più grande dove c'erano altri bimbi, io ero lì vicino al muro che ascoltavo una storia, altri bambini correvano e uno mi cadde addosso, cascai per terra, non ricordo molto bene, ho solo l'immagine di me riflesso in uno specchio con il volto pieno di sangue e la maestra che mi puliva con acqua fredda. Decisi di non andare più all'asilo, restavo in casa con mia zia, che abitava con noi, ma a cinque anni mia madre decise di iscrivermi di nuovo all'asilo. qua faccio amicizia con qualche compagnetto, non mi affeziono alle maestre e loro non fanno nulla per avere il mio affetto. a volte dipingevamo, ma il materiale non bastava per tutti, quindi un bambino dipingeva e un altro guardava e io guardavo, avevamo degli strumenti musicali, ma non bastavano per tutti, quindi un bambino suonava e un altro guardava e io guardavo, ma non ero scontento sono stato sempre pigro, quindi.....
Si avvicinava la recita di natale, le maestre volevano coinvolgermi, mi avevano dato una parte assurda, io volevo fare l'asinello, ma loro no, dovevo fare il bambino che correva e prendeva il regalo, ma già da piccolo ero uno spirito critico e pensavo che non aveva senso, ma avevano vinto loro. il giorno della recita non mi presentai mi misi a piangere e mia zia, santa donna, mi fece rimanere a casa.
Arrivarono le scuole elementari, mi ricordo il primo giorno di scuola, io vestito con dei pantaloni di velluto verdi oscuri e un cardigan nero o blu oscuro, non saprei dire, conoscevo qualche compagnetto e ambientarmi fu falice. Ero felice andavo volentieri a scuola avevo conosciuto compagni fantastici avevo il mio amichetto del cuore (che poi da grande doveva diventare il mio padrino di cresima, ma il parroco non ha voluto e adesso mi ritrovo senza cresima, prete crudele), ero anche bravo, mi interessavo alla storia e alla geografia, tralasciando l'italiano e la lettura(du palle), alla fine, esami... voto finale OTTIMO.
Scuole medie, tutto cambia divento un pazzo scatenato, nessuno ci può con me, passo tre anni bellissimi, tra note e prof che mi buttano fuori dalla classe, a volte anche con la violenza, in primo la prof di inglese mi diede una sberla e mi fece uscire il sangue dal naso, diventai un pazzo, dopo tre anni eravamo giunti a un compromesso, io non la consideravo e lei non considerava me. dopo tre anni di casino alla fine arrivarono gli esami, mi preparai, penso di aver fatto dei buoni scritti, voto finale SUFFICENTE(insufficente di inglese).
Dopo le scuole medie non avevo alcuna idea dove iscrivermi, scelsi il commerciale. L'impatto fu forte, tutto era più grande, il primo anno passò dopo qualche incidente di percorso, il secondo... Qua iniziarono i problemi, mi ritirai. Ripetere il secondo per me era come farmi una nuova vita, infatti ero in una classe dove non conoscevo nessuno, ma feci molte amicizie, un anno bellissimo, dopo tanti sacrifici, promosso(debito d'inglese, ovviamente). Terzo anno inizia benissimo, autogestione, scioperi, mi trovavo benissimo, esperienze indimenticabili, erano i primi di gennaio, avevo collezionato moltissimi 2, in tutte le materie o le cose si fanno giuste o non si fanno. mi ritirai a fine gennaio. Arrivato a questo punto c'era solo una cosa da fare: GRANDI SCUOLE! 9200 euro, era questo il prezzo da pagare, ma io dissi: << mà, ti giuro che sta volta studio, non ti faccio spendere tutti questi soldi, riprovo il terzo commerciale>>. Riprovai passai un anno a studiacchiare e scherzando con i miei nuovi compagni e il 18 maggio fu il ultimo giorno di scuola, ancora una volta BOCCIATO. disastro... Non sapevo che fare. Decisi di andare a lavorare.
Lavoravo dal falegname, un anno bellissimo, ma decisi di tornare a studiare, e adesso mi ritrovo al quinto nel liceo delle scienze sociali e devo affrontare gli esami e spero che non siano gli ultimi, anche perchè si sa che nella vita gli esami non finiscono mai! potevo finire in un modo migliore vero? anche se vi sembrerà assurdo questa è la mia storia e secondo me la scuola andrebbe tutta cambiata, bisogna sopprimere questo sistema vecchio e balordo, dando più spazio alle idee degli alunni, perchè noi giovani siamo il futuro!

Storia inviata da Alberto, 22 anni di Aidone

mercoledì 6 maggio 2009

Impegnarsi nella politica

Sono uno studente della facoltà di Economia e Commercio.
Più studio queste materie e più vedo che questo sistema finirà male. La crisi parla da sè potrebbe essere tutto finto oppure tutto incontrollabile.
Mi sono appena impegnato per il mio comune candidandomi in lista credo che bisogni partire dai problemi piccoli e man mano affrontare quelli più grossi.

Storia inviata da Dario, 23 anni di Polaveleno