giovedì 18 giugno 2009

L'insegnante giusto al momento giusto


"Voglio raccontare un'esperienza che durante gli anni delle scuole superiori ha avuto grande impatto su quella che poi sarebbe stata la mia vita e la mia attitudine personale.
Riguarda l'importanza che può rivestire un insegnante giusto al momento giusto..e purtroppo i danni che può provocare l'insegnante sbagliato, in qualsiasi momento!
Quarta liceo scientifico.
Dovevo essere già piuttosto egocentrico e convincente visto che i miei compagni decisero all'unanimità di eleggermi loro rappresentante nei consigli di classe.
Svolsi il mio compito con tale zelo che il risultato finale fu quello di inimicarmi completamente e definitivamente la professoressa di Italiano e Latino, colpevole di andare via dalla scuola invece di venire a far lezione, oppure di non svolgere mai lezione di latino per settimane, salvo poi interrogarci su cose che non avevamo mai studiato.
Oppure permetterci di leggere il giornale o di parlare tra di noi nonostante fossimo arrivati al punto di chiederle di fare lezione.
Risultato finale: rimandato in Italiano, io che amavo scrivere, che facevo sfoggio di grande proprieta' di linguaggio..quale umiliazione!
Però non tutti i mali vengono per nuocere perché durante l'estate la forzata mancanza di vacanze, ingiusta punizione inflittami dalla mia amata madre, mi portò ad imparare a suonare la chitarra e soprattutto perché l'odiata professoressa fu finalmente trasferita a far danni in un'altra scuola.
Al suo posto arrivò la donna che avrebbe cambiato totalmente il mio approccio con l'arte, la letteratura, l'autostima e la determinazione: la mia nuova professoressa di Italiano e Latino.
Fu lei che ci propose autori moderni insieme agli obbligatori classici della letteratura italiana, sempre lei ad inculcarci la convinzione che dietro una forma apparentemente volubile o poco convenzionale può e deve nascondersi una sostanza solida e convincente.
E soprattutto fu lei a prestarmi suo figlio per quella che sarebbe diventata la mia prima band e a spingermi a credere in quello che facevo, perché la fiducia è la base su cui si costruiscono le affermazioni indelebili.
Ho raccontato questa piccola parentesi della mia vita scolastica perché volevo condividere un'esperienza e perché sono sempre più convinto che in un'epoca nella quale i rapporti umani diventano sempre più rarefatti ed incostanti avere la fortuna di incontrare un insegnante che sappia interpretare e sostenere l'importanza del suo ruolo possa davvero lasciare un'impronta indelebile sulla formazione di un ragazzo.
Purtroppo è vero anche il contrario, e se dovesse succedere a mio figlio sarei orgoglioso di lui se si facesse rimandare in Italiano pur di combattere la povertà intellettuale di un insegnante che non riuscisse a capire l'importanza fondamentale del suo ruolo."

Storia inviata da Pier dei Velvet

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4 commenti:

  1. sante parole!oggi l'unico mezzo he ci permette ancora di esprimerci è l'arte e chi può farcela amare sono anche i prof.giusti che sanno trasmettere dvvero la passione e la forza della letteratura ,della scienza,del volore dell'idea e della possibilità di poter cambiare qualcosa grazie alla nostra educazione di anima e di persona e magari un giorno riuscire a far vibare forte le corde scoperte del cuore senza morire...nn prendiamo sempre la scuola cm un obbligo ma come un diritto!ora tocca a noi!

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  2. Grazie Pier per le belle parole!
    ora ho un insegnante che ci mette poca voglia di studiare, ma vista la tua esperienza terrò duro sperando prima o poi di incontrare un prof che mi incoraggi.

    Teo

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  3. sto prendendo la patente...e il mio insegnate è il numero 1... ti fa piacere anche studiare i segnali stradali =) ! ora tocca a me...impararli! =)=)=)=)

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