lunedì 30 marzo 2009

Scuola pubblica e scuola privata

In linea di massima sono abbastanza soddisfatta della mia scuola. Io frequento un liceo scientifico, e in quanto professori direi che sono abbastanza fortunata, ciò che invece preoccupa, non solo me, ma un pò tutti, è la pericolosità delle nuove riforme, che tendono sempre più a sminuire l'importanza dell'istruzione e a privilegiare le scuole private. Perchè dove vivo io, al contrario di altri Paesi, scuole private non ce ne sono, e soprattutto c'è molta gente che anche se ce ne fossero non potrebbe mandarvici i proprio figli. Quindi mi chiedo perchè non favorire l'istruzione pubblica, cercando di renderla accessibile a tutti?
Altra cosa che non capisco, che senso ha abbassare l'obbligo scolastico a 15 anni? Forse non ci si rende conto che in molte situazioni alla fine delle scuole medie un ragazzo non è "maturo" abbastanza da capire che lasciare la scuola a quell'età sarebbe una cavolata. Bhè l'anno scorso in classe mia c'erano diversi ragazzi che se non fosse stato per l'obbligo si sarebbero "ritirati", per andare a lavorare. A 14 anni!
Più semplicemente bisognerebbe aumentare i fondi per Scuola, Università e Ricerca.Perchè QUESTO farebbe modernizzare il Paese.
O almeno io la penso così.

Storia inviata da Marta Tom, 14 anni di Ostuni

6 commenti:

  1. Credimi, l'idea dell'istruzione come mezzo di riscatto e di conquista della libertà è ormai tramontata, anzi in questo Paese non è mai esistita. Pensa ai milioni di disoccupati e sottooccupati intellettuali che le scuole e le università italiane licenziano ogni anno. Solo pochissimi di questi trova un lavoro confacente al proprio titolo di studio (e in moltissimi casi si tratta di raccomandati con la chiesa e le istituzioni): tutti gli altri devono arrangiarsi o emigrare.

    Buona fortuna!

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  2. io non sono d'accordo...credo fermamente nella meritocrazia e nel fatto che, anche in Italia, la scuola costituisca un trampolino di lancio verso l'autorealizzazione, anche professionale. Il fatto che molti laureati non trovino un impiego è un altro discorso... ce ne sono evidentemente troppi,di laureati, e i posti migliori li ottengono i migliori, semplicemente. E' raro che chi vale davvero qualcosa non ottenga nulla. Per il resto sono in pieno accordo con Marta... Scuola e Ricerca sono la linfa vitale di ogni paese democratico ed "evoluto"... ma in Italia sono tristemente sottovalutati. Qui vige la politica STATO = AZIENDA...tutto ciò che non dà frutti immediati e cospicui viene messo da parte. E che frutti dà la scuola pubblica? pressochè nessuno, solo enormi costi.......E poi...meglio una massa di ignorantoni che parlano del grande fratello, che di ragazzi intelligenti, attivi e propositivi, con i mezzi per comprendere e far valere i propri diritti...
    irene '89

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  3. beh.. non si può negare che le raccomandazioni ci siano e che le conoscenze valgano molto nella nostra Italia. Siamo noi studenti però che dobbiamo ridare dignità alla scuola. E' inutile criticare e basta perchè spesso certe situazioni fanno comodo agli studenti che non hanno voglia di impegnarsi. Siamo anche noi a volte che contribuiamo a rendere la scuola una barzelletta. Allora visto che le istituzioni non sembrano interessarsi a noi e ci preferiscono ignoranti, come dice anche irene, facciamo vedere che noi valiamo qualcosa, che noi sappiamo quanto conta la preparazione e forse qualcuno comincerà ad avere più fiducia in noi. Secondo me questo è l'unico modo per iniziare a rendere la scuola italiana un po' più seria. Non dimentichiamoci che la scuola siamo soprattutto noi.

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  4. irene89 scrive:

    "Il fatto che molti laureati non trovino un impiego è un altro discorso... ce ne sono evidentemente troppi,di laureati, e i posti migliori li ottengono i migliori, semplicemente. E' raro che chi vale davvero qualcosa non ottenga nulla."

    Ti devo smentire: di laureati, purtroppo, in questo Paese ce ne sono molto pochi rispetto alla media europea....È sufficiente una breve ricerca fra i dati ufficiali per rendersene conto.

    Quanto ai laureati migliori, spesso emigrano per trovare un sistema che riconosca i loro meriti e quelli che rimangono in Italia spesso devono accettare i compromessi peggiori (lo sai che oggi questi "ragazzi" vivono in famiglia fino a quarant'anni?) andando a svolgere mansioni veramente umilianti per uno/a che ha studiato per tanti anni.

    Cosa peggiore poi, quando si è trovato un lavoro, è la mancanza di prospettive di crescita e di progressione economica a causa di un sistema socio-economico-politico privo di una visione etica e civile.

    Vedo che sei molto giovane e ti auguro che le cose siano realmente come le hai descritte..

    Di certo, la politica, allo stato attuale, non è (e non sarà) più sufficiente per costruire la democrazia.

    Buona fortuna!

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  5. volevo dire solo una cosa...faccio il 1 superiore...e vorrei ritirarmi....tnt ho 15 anni... e poi se io voglio lavorare che problema ci sarebbe?? sn stressata dai kompiti, non ne posso +!!vi prego rispondetemi..grz mille by princess

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  6. grazie per queto dibatteto.vedo che avete tuti raggione su tt quello che avete detto . io sono d'accordo con voi

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